Tratto dal prologo:
«La pioggia cadeva incessantemente sulla grigia città di Londra, rendendo il paesaggio ancora più monotono di quanto non fosse già. Io intanto camminavo a testa bassa, con il cappuccio della felpa calato sugli occhi e le cuffiette nelle orecchie. Non mi interessava la destinazione nella quale i miei piedi percorrevano le stradine della capitale, mi interessava solo fuggire. Fuggire dalla mia stupida vita, dai miei stupidi pensieri e dalla mia stupida famiglia.
Hope, che nome stupido. Probabilmente mia madre era sbronza anche nel momento in cui l'aveva scelto.»
«La pioggia cadeva incessantemente sulla grigia città di Londra, rendendo il paesaggio ancora più monotono di quanto non fosse già. Io intanto camminavo a testa bassa, con il cappuccio della felpa calato sugli occhi e le cuffiette nelle orecchie. Non mi interessava la destinazione nella quale i miei piedi percorrevano le stradine della capitale, mi interessava solo fuggire. Fuggire dalla mia stupida vita, dai miei stupidi pensieri e dalla mia stupida famiglia.
Hope, che nome stupido. Probabilmente mia madre era sbronza anche nel momento in cui l'aveva scelto.»